La gara sportiva che mi provoca più ansia è il lancio del giavellotto: mi chiedo come facciano i giudici di gara a non finire regolarmente infilzati come arrosticini di pecora.

Pronunciando tra me e me la parola “romanzo”, credo che mi sia sempre venuta in mente qualcosa del genere, quanto a storia, forma, promessa di temporanea felicità.

(La sapientissima traduzione è di Daniele Petruccioli).

Sembra mia madre quando mi diceva: “Saluta, non fare il solito stronzo”.

(I “fan”, poi. Nientemeno…)

Ok, sappiamo che la forma corretta è “acchito”. Resta il fatto che quando devo dire “di primo acchito” mi si deprime la voce, l’ultima sillaba si abbassa di un tono, la T mi esce spaurita come se m’avessero beccato in mutande.

L’anno scorso al Salone del libro c’era casino e troppa pioggia. Quest’anno resto a casa, mi sono detto, tanto a Torino ci devo andare la settimana dopo per fare una cosa all’università.

La settimana dopo: l’università è occupata e al nord piove come quando muoiono i replicanti.

Repubblica per le europee ripropone il partitometro, ho fatto il test e mi ha consigliato di ammazzarmi.

Da qualche tempo mi sono rimesso a studiare per integrare degli esami universitari, la cosa più bella è che mentre studio ho l’illusione che la vita sia ancora tutta da fare.

Una pagina impressionante di Bernhard da 'Gelo' (Adelphi, traduzione di Magda Olivetti).

«Appalésati!» Ma non si appalesò.

Il monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile: ecco il testo censurato dalla Rai - La Stampa lastampa.it/politica/2024/…

L’umore del lettore è nei titoli dei libri che compra.

Dev’essere come nella terza età, quando spuntano i peli nelle orecchie.

Occuparsi di letteratura sta diventando sempre più anacronistico. Nei festival e negli incontri letterari siamo personaggi in costume. Quando mi presentano come 'scrittore' mi sento come se dicessero che faccio il mercante di spezie, il misso dominico, il palafreniere.

Siciliano, cattolico, universitario che presta servizio in un grande centro d’accoglienza di Roma. È il protagonista de “I sopravviventi” di Girolamo Grammatico (Einaudi editore), che ci racconta la genesi e i motivi dell’opera in questa videointervista
lucialibri.it/2024/04/15/gra…

Qualche anno fa nel parcheggio delle botticelle a piazza di Spagna comparve un cartello che diceva: 'Stazionamento per auto pubbliche a trazione ippica'.

Intanto leggiamo: questi sono alcuni dei libri da cui Andrea Pomella prende le mosse nel suo corso di scrittura autobiografica.

Quattro incontri online, a giugno:

⚡️bit.ly/Scriveredise
📩 [email protected]
☎️ 3519279552

Ci sarebbe da chiedersi perché, sul piano della corrispondenza delle forme, spesso le scuole italiane assomigliano alle carceri.

Trent’anni fa moriva Kurt Cobain. Per l’occasione ho scritto un pezzo su “Più pesante del cielo” di Charles R. Cross. Il libro è stato ripubblicato quest’anno dal Saggiatore ed è ancora oggi la migliore biografia in circolazione sul leader dei Nirvana.
doppiozero.com/kurt-cobain-pi…

Del Giudice visto da Pericoli.

Ieri mattina mentre correvo mi sono sentito chiamare. Un anziano in macchina gridava dal finestrino: “Piove!”. In effetti era appena iniziato a piovere. “Ahó, hai capito?”, ha ripetuto più forte. Ho fatto ancora qualche metro. “Sì sì, ho capito”.